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Jackson più Tolkien: la materia, il sogno

di Cristina Jandelli
  Il signore degli anelli
Data di pubblicazione su web 28/02/2002  
Cosa succede al critico se esce Il signore degli anelli e non ha letto il romanzo? Qualcuno si butta a capofitto nella lettura mentre scrive la recensione, altri acquistano mesi prima il volumone senza trovare neanche la forza di aprirlo. Chi non ha letto è fuori gioco. Se non può tacere, tenta di borbottare sul film cavandosela col mestiere: una manciata di righe veloci. Il partito dei tolkeniani è tosto, agguerrito, fa paura. Ma in fondo un'associazione di fans riconosciuta a livello mondiale ha promosso il film, quindi in linea di massima se ne può parlar bene senza troppo timore.


Christopher Lee è Saruman
Christopher Lee è Saruman

  Perché il critico vuol davvero parlarne bene. Esercita il mestiere per conquistare e mantenere il privilegio di andare al cinema in qualsiasi momento; lo spettacolo ordito da Peter Jackson per le moderne sale di proiezione risulta un'esperienza emotivamente sconvolgente: con le orecchie squassate dai woofer e gli occhi abbacinati da oltre tre ore di intensa stimolazione retinica, il critico se ne esce stordito sì, ma anche appagato dal violento turbine di cinema-cinema bigger than life, fatto della stessa materia dei sogni.

Perà lo turba la sensazione di cocente privazione provocata dal finale. Tre ore sono tante, ma non abbastanza: il film finisce come una puntata di Cuore su Canale 5. Cioè finisce così, con una panoramica sul lago dove galleggia la barca di Frodo diretta verso la terra di Mordor dove si ingaggerà la vera battaglia contro il Male. Quelle viste finora non sono che scaramucce.

Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello sconvolge i canoni narrativi della serialità cinematografica rimandando il senso del racconto al film che è già in lavorazione, ma che uscirà nelle sale solo fra un anno solare (Le due torri, Natale 2002, cui seguirà Il ritorno del re, Natale 2003). Per questo alto grado di commistione fra serialità cinematografica - il principale punto di riferimento produttivo resta Guerre stellari - e televisiva - la sospensione repentina del flusso di immagini, tipica dell'interruzione pubblicitaria - la prima parte della saga non fa che accrescere le aspettative attorno al secondo episodio. Ma così si sposta l'attenzione da ciò che si è visto a quello che si deve ancora vedere.

E cosa ha visto il critico analfabeta tolkeniano? Un universo magico-onirico, talmente autosufficiente, preciso e ben definito da suscitare una forte illusione di realtà. Ma ha rischiato di sentirsi un ospite indesiderato e alla fine si è fatto da parte, quando il motore epico ha iniziato a far vorticare nomi sempre più insistentemente privi di senso.


I cavalieri neri
I cavalieri neri

Permettano i tolkeniani almeno di dire che in questo film la concatenazione narrativa è ininfluente. Il suo significato è riposto nell'impasto vertiginoso fra suono e immagine: è un'opera moderna, fusione di sollecitazioni uditive e visive. Deborda fuori dallo schermo con i suoi meravigliosi set, uno più bello dell'altro: il villaggio degli Hobbit che risuscita le illustrazioni dei libri di fate inglesi dell'Ottocento; la fucina degli orchi imbastita sulle tele visionarie di Hieronymus Bosch; il consuntivo visivo dei morti viventi dell'horror hollywoodiano per Uruk-hai e la masnada degli orchi; la saga dei Nibelunghi di wagneriana memoria condensata nei paesaggi flou del regno degli Elfi. Mentre le tecniche digitali trasformano il volto di Frodo quasi in un disegno l'anello, oggetto inanimato, diventa il vero protagonista del racconto; cangiante e pericoloso oggetto del desiderio, simbolo del mondo rovesciato dell'immaginazione dove il reale è messo in scacco ed è vero solo il sogno


Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello
cast cast & credits
 
 

Una delle illustrazioni disegnate da Tolkien per la prima edizione dello Hobbit (1936)
Una delle illustrazioni disegnate da Tolkien per la prima edizione dello Hobbit (1936)

 


 

Una illustrazione di Tolkien
Una illustrazione di Tolkien




 

 
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