A ritmo di jazz sentiamo l'insolita auto del dottor Humbert - Humbert scivolare sulle vie statunitensi inseguita dalla minacciosa decapottabile rossa, proviamo commiserazione e disprezzo per la maniacale cautela con cui il distinto intellettuale cerca di nascondere ogni prova della sua illecita relazione, ci lasciamo conquistare dal fascino delle sue parole che descrivono i pochi attimi di Paradiso concessi dalla sua Lolita.
Sue Lyon in Lolita di S. Kubrick
Le spire serpentine che avvinghiano il protagonista nel romanzo di Nabokov riescono così a conquistare anche noi, mentre un po' distratti giriamo i canali della radio e finiamo sulle frequenze di quella che forse è la più interessante rete radiofonica italiana: Radio Tre. Accanto alla nuova finestra sul panorama dello spettacolo internazionale "Aladino" dove tutti i giorni dalle 13:00 alle 13:45 ci lasciamo trasportare da Antonio Audino verso i Festival teatrali e musicali sparsi per il mondo (Siracusa, New York, Macerata, Berlino), all'ormai storica "Hollywood Party" e a "RadioTre Suite", la terza rete riesce così ad accostare alla critica dello spettacolo la trasmissione di letture letterarie "Ad alta voce".
Il testo, nella traduzione di Giulia Arborio Mella, viene interpretato, con toni variegati e profondi, da Ennio Fantastichini, spesso accompagnato o interrotto dalle musiche curate dal regista Adelchi Battista. Riusciamo così a passare dalla più rilassata sensazione di idillio, connotata da una recitazione dolce, talvolta assecondata da un calmo accompagnamento di fiati, ad un incalzante inseguirsi di suoni scanditi da una voce scoppiettante e da un ritmo di percussioni. Nelle pause della voce recitante siamo poi abbandonati alla musica che sceglie di esaltare una delle miriadi di sensazioni narrate dal nostro autore
"Ad alta voce" riesce così ad ridar vita ad uno dei più affascinanti romanzi del secolo, grazie anche alla sapiente riduzione di Paola Roli che non tradisce lo spirito originario del testo. Apprezziamo dunque molto queste scelte della direzione di Radio Rai: persuasi che le iniziative più interessanti, che ormai raramente trovano spazio in televisione, riescano ancora a sopravvivere grazie al mezzo radiofonico. Non possiamo che manifestare la nostra totale avversione verso i tagli che si stanno facendo su questo mezzo e porteranno in breve ad eliminare le trasmissioni in onde medie, privando così intere zone della nostra Penisola della possibilità di ascoltare queste trasmissioni.
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