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Senza parole


  un soldato per la guerra batteriologica
Data di pubblicazione su web 09/12/2003  
Gazzetta ufficiale, numero 171 del 25 luglio corrente anno.

Con decreto 13 giugno 2003 il ministro della Difesa Antonio Martino - "di concerto con il ministro degli affari esteri Frattini, dell'Interno Pisanu, dell'Economia e delle Finanze Tremonti e delle Attività produttive Marzano" - ha approvato l'acquisto di "agenti tossici chimici e biologici, gas lacrimogeni, materiali radioattivi, relative apparecchiature, componenti, sostanze e tecnologie".

A pag. 17 e 18 l'atto ministeriale specifica che i militari italiani si devono dotare di "agenti biologici e sostanze radioattive adattati per essere utilizzati in guerra per produrre danni alle popolazioni o agli animali, per degradare materiali o danneggiare le colture o l'ambiente, ed agenti per la guerra chimica". In particolare si autorizza l'acquisto di gas nervini, tra questi il micidiale Sarin (quello dell'attentato al metrò di Tokyo del 20 marzo 1995), il Soman, il Tabun, il Vx.

E ancora: "agenti vescicanti per la guerra chimica: ipriti e lewisiti". E poi continuando: "agenti inabilitanti e defolianti" tra i quali anche il tristemente famoso Agente Arancio, utilizzato dagli americani in Vietnam e i cui effetti devastanti si riscontrano ancora sulla popolazione di questo paese. Nell'elenco sono comprese anche "apparecchiature progettate o modificate per la disseminazione delle sostanze chimiche" oltre a "tecnologia per lo sviluppo, la produzione, l'utilizzazione degli agenti tossici".





Batteri
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soldato equipaggiato per la guerra batteriologica
soldato equipaggiato per la guerra batteriologica










 
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