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Un sigaro, il son e la ''seconda voce''

di Giovanni Fornaro
  Compay Segundo
Data di pubblicazione su web 21/07/2003  
Con il suo vero nome, Màximo Francisco Repilado Muņoz, non lo conosce nessuno. Eppure come Compay Secundo, un conciso nickname, è uno dei musicisti più noti della terra, avendo venduto oltre tre milioni di copie dell’album-simbolo della world music “Buena Vista Social Club”. Nato il 18 novembre 1907 in una cittadina della zona orientale di Cuba, si trasferisce a Santiago dove inizia a suonare quel genere musicale che presenta maggiori attinenze con le radici afro-americane, il son, al quale resterà fedele tutta la vita. Ancora adolescente, lavora nelle piantagioni di tabacco di giorno e nei localini di sera, prima clarinettista e poi chitarrista di armonico, un'evoluzione a sette corde del tradizionale tres cubano a tre corde doppie, di sua invenzione. Suona con il grande Nico Saquito negli anni '20 e forma all'Havana un duo con Lorenzo Hierrezuelo: sono i "due compari", di cui Francisco costituisce la seconda voce (è il significato di "Compay Segundo"). Nei '50 finalmente si mette in proprio e fonda prima i "Compay Segundo y su Grupo" e poi "Compay y sus Muchachos" che rinascerà negli anni '80. In patria la sua diventa una figura mitica, anche perché scrive canzoni che diventeranno classici della musica cubana.


Compay Segundo


Nel 1959 aderisce alla rivoluzione castrista diventando anche funzionario governativo: non ha mai nascosto la sua simpatia per il "leader maximo", al quale attribuisce il merito di aver evitato a Cuba la continua emorragia delle forze più giovani e vitali. Fra alti e bassi, interruzioni dell'attività artistica e riprese entusiastiche, si dedica anche alle piantagioni di tabacco e nel frattempo, come dice lui, "vive la sua vita".

Dagli anni '80 riprende a suonare ed a viaggiare, anche con quell'Eliades Ochoa che poi ritroverà nel progetto "Buena vista". A Cuba intanto i suoi concittadini soffrono della grave crisi economica provocata dall'assurdo embargo americano il quale, tra l'altro, impedisce a Compay di percepire i diritti d'autore sui suoi brani saccheggiati dagli artisti del nuovo genere musicale, nato tra Miami e New York da artisti cubani e portoricani, la "salsa".


Compay Segundo


Quando, nel 1997, il chitarrista Ry Cooder ed il produttore Nick Gold lo contattano per realizzare in loco, con artisti della vecchia generazione, un album acustico di son, danzòn, bolero ed altri generi "rurali", trovano un uomo dalla fibra forte, dalla notevole, innata musicalità e, soprattutto innamorato della vita e delle donne (ha avuto tre mogli molto più giovani di lui) le quali, insieme con tabacco e musica, hanno sempre marcato la sua esistenza di viveur, di simbolo del malinconico ma vitale gozar cubano, sorta di "apocondria" trasferita ai Caraibi.

Il successo internazionale arride a tutti i protagonisti del "Buena Vista" i quali, da Ibrahim Ferrer ad Omara Portuondo a Rùben Gonzales, realizzano altri album solisti al seguito della "World Circuit", l’etichetta di Nick Gold; Compay invece preferisce cambiare scuderia ed ingaggia un manager francese, realizzando tre cd notevoli (Lo mejor de la vida, Calle Salud e La flores de la vida) ed un'altro più usuale (Duets). Tutto ciò appare perfettamente in linea con la personalità di Compay, nientaffatto sconvolta dal consenso planetario e sempre legata alla sua Cuba alla quale, nonostante i concerti intorno al mondo, ritorna sempre come ad una grande Madre che accoglie e protegge la vera identità, l'essenza profonda dei suoi figli.


Compay Segundo

Sempre sorridente, convinto che la parte migliore della vita di ognuno sia sempre quella che verrà, Compay Segundo è morto lo scorso 12 luglio, a causa di un'insufficienza renale, nella sua casa all'Avana, rinunciando così a realizzare il suo sogno di novantacinquenne: avere il suo sesto figlio.

 


 



 
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