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Benigni, Dante e la De Filippi
Volevo discutere questa vostra affermazione che commentava la performance di Roberto Benigni e la sua rilettura dell'ultimo canto del Paradiso per alcune Università: «Non vogliamo essere cattivi per Natale: ma almeno la nota a margine che questo è solo l'ultimo documento sulla decadenza dell'Università italiana, ce la concederete».
Non si tratta di decadenza dell'Università, bensì di una decadenza del livello di cultura della popolazione italiana. Benigni leggendo la Divina commedia in prima serata prova a far rinascere nell'italiano medio, abituato a guardare Maria De Filippi, quell'interesse verso la letteratura dantesca che dovremmo portar fieri. Se succede che Benigni viene chiamato per fare letture nelle varie Università, succede perché Benigni è un grande estimatore di Dante e cerca di espandere la stima che ha per lui anche all'italiano medio.
Grazie per l'attenzione aspetto risposta
Paola
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Il critico risponde
Lei si riferisce a una mia recensione di qualche tempo fa, quando Roberto Benigni lesse per Natale in Tv il Paradiso di Dante. Non c'è dubbio che fra Maria De Filippi e Benigni ci corre l'oceano. Io avevo da ridire, se non ricordo male, sul fatto che quella trasmissione era, a ben vedere, uno spot gigantesco gentilmente offerto (insieme a parecchi miliardi di denaro pubblico) a Benigni per il suo Pinocchio cinematografico, che si era rivelato un mezzo fiasco; e aggiungevo che, fermo restando l'apprezzamento per l'impegno dantesco di Benigni, forse nelle Università si potrebbe anche chiamare, ogni tanto, qualcuno scientificamente più ferrato.
Se, per esempio, il simpatico e furbo Benigni fosse un patito dell'anatomia, crede che nelle Facoltà di Medicina lo chiamerebbero a far lezione ai futuri medici? Ciò detto, visto quello che la Tv ci propina ogni giorno, mi guarderei Benigni e Dante anche tutte le sere.
Grazie per la sua gentilezza
Roberto Fedi |
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