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Lingua italiana (Torno sabato)

Incredibile la banalità con cui LEI fa critica televisiva. Linguaggio basso, qualche escamotage qua e là per tirare acqua al suo mulino. Penso che prima di demolire lo spettacolo Torno Sabato, sarebbe meglio che si dedicasse un po' allo zapping il sabato sera: si imbatterebbe nei programmi della De Filippi, ovvero l'apoteosi della speculazione sui dolori dell'essere umano, e allora uno sberleffo in toscano le sembrerebbe cent'ori.

Se le battute dei conduttori sono per lei da antologia dell'orrido, i suoi luoghi comuni, Le assicuro, sono più tristi ancora. Il fatto poi che si accanisca, tradisce un risentimento che non si addice a chi obbiettivamente si dedica alla critica.

Non è vero che le battute siano da dopolavoro, anzi, c'è acume nel ricercare le peculiarità dei TIPI, con il gusto un po' plautino della parola forte o dell'equivoco, e con la volontaria ripetizione degli sketch volta a consolidare la "maschera" del dato personaggio. E poi, non è nei circoli del dopolavoro, nelle case del popolo, che si sentono le chicche migliori? Sarà anche toscano, ma forse poco affezionato e conoscitore della sua terra, dei concittadini che dividono con la Sua altezzosa signoria il fazzoletto di campagna pettinata più bello del mondo.

Tenere viva una platea per più di tre ore, non penso poi che sia una delle cose più semplici. La contrasto anche su questo. Lo spettacolo itinerante, proprio questo rende ancora più simpatico lo show, e porta in tutta italia un po' di questa RAI che ci paghiamo, stufi degli studi a Roma, delle fiction con attori che parlano ciociaro, delle annunciatrici che dicono: "i brogrammi della serada stanno sur televvideo ala bagina..."

E chi meglio dei toscani? Non è forse dal volgare toscano che nasce la lingua italiana?...

C'è bisogno sa che qualcuno la parli un pochino, visto che alla televisione si parla di pésca o di pèsca sempre al contrario......mangia questa pèsca, vai a pésca?

Le esprimo cordialmente tutto il mio disappunto per la sua recensione. Gli ascolti mi danno ragione a distanza di un mese, per una volta mi sento di pensarla da italiano medio.

Distinti saluti... ciao ciccio comprati un devoto oli, se vuoi te lo regalo io ciccio.

Lettera non firmata

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Il critico risponde


Lettera anonima: scritto, specialmente con intento minatorio o anche solo offensivo, di chi vuol restare sconosciuto.

Visto che il nostro delicato interlocutore ama i dizionari, gli suggerisco questa definizione, tratta da quello di Tullio De Mauro (che il sottoscritto preferisce al vecchio Devoto-Oli: anche su questo non ci troviamo).

Non so se la gentile letterina è minatoria: sicuramente è offensiva, per l'intelligenza di chi segue questa rivista web. La pubblichiamo solo perché è esemplare del 'gusto' del cosiddetto "italiano medio" (citiamo dal prezioso documento epistolare di cui sopra), educato dalle diuturne visioni della Tv.

Che fa più male delle sigarette, a quanto pare.

Roberto Fedi

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